Il fascino dei "Borghi più belli d'Italia"

Vuoi apprezzare la bellezza dei "Borghi più belli d'Italia" in Alto Adige? Allora dimenticati dei momenti frenetici e accogli un tempo che scorre lentamente: tra architetture incantevoli, dettagli curati e la grande bellezza della natura. Castelrotto, Chiusa, Egna sulla Strada del Vino Alto Adige, Glorenza e Vipiteno fanno parte del gruppo d'eccellenza "I Borghi più belli d’Italia", fondato nel 2001 dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani per valorizzare il patrimonio culturale, storico e ambientale dei piccoli centri. Sono oltre 360 i comuni associati, perché soddisfano rigorosi criteri di qualità architettonica, valorizzazione delle tradizioni, ma soprattutto si impegnano a promuovere uno sviluppo sociale e turismo etico.

Ecco i cinque gioielli

I borghi in Alto Adige non si distinguono solo per le loro mura medievali, le chiese colme di tesori o i caratteristici sporti fioriti, ma anche per il loro “genius loci”: un patrimonio indescrivibile di atmosfere, profumi e sapori, botteghe tipiche e squisite specialità locali che danno forma a uno stile di vita appagante da “gustare” con tutti i sensi.

I tesori del borgo di Chiusa

  • La città degli artisti: frequentata da pittori e poeti di ogni epoca, affascinò anche uno dei geni del Rinascimento, Albrecht Dürer. Il pittore la ritrasse come sfondo della sua figura allegorica “La grande fortuna”.
  • Lo splendido monastero di Sabiona: domina la città dall’alto di un colle e si raggiunge solo a piedi percorrendo la Via Crucis o la suggestiva passeggiata di Sabiona.
  • Il Tesoro di Loreto nel Museo Civico: conserva preziosi oggetti sacri e quadri di celebri artisti europei del XVI-XVII secolo. Accanto sorge la Cappella di Loreto, ricostruzione della Santa Casa di Nazareth a Loreto.
IDM Südtirol-Alto Adige/Alex Filz

3 meraviglie da vedere a Glorenza nell'Alta Val Venosta

  • Il fascino della storia: i portici medievali, l’antico mulino cittadino e la cinta muraria perfettamente conservata insieme alle sue tre possenti torri; questo borgo grazioso risale al XII secolo.
  • Paul Flora: al disegnatore e grafico di fama internazionale, figlio illustre di Glorenza, è dedicata una mostra permanente nella Torre della Chiesa.
  • È possibile ammirare la storia della città nella mostra “Tappe di una piccola città” illustrata su tre piani all’interno della Torre di Porta Sluderno. 
www.tinasturzenegger.com

3 ottimi motivi per visitare Vipiteno

  • La Torre delle Dodici: risalente al 1472 e con un'altezza di 46 metri è simbolo della cittadina. Subito a fianco, la storica sala del Municipio molto conosciuta per le sue splendide pannellature in legno della stessa epoca.
  • Il Museo Multscher: con le pregiate portelle dell’altare dipinto nel 1456 da Hans Multscher, celebre artista tedesco, e il Museo Civico che attraverso le sue esposizioni, racconta la storia della città e dei suoi artigiani.
  • I suggestivi castelli medievali: Castel Tasso, fortezza medievale ben conservata, Castel Pietra con la sua caratteristica torre rotonda e Castel Wolfsthurn con il Museo provinciale della caccia e della pesca.
IDM Südtirol-Alto Adige/Alex Filz

3 esperienze che rendono Castelrotto indimenticabile

  • Il grazioso centro storico: vanta una chiesa in stile neoclassico, dei Santi Pietro e Paolo. Dalla sommità del campanile barocco, alto 82 metri ed è il terzo per altezza in Alto Adige si gode di una vista incantevole sul borgo e sulle Dolomiti.
  • Le preziose tracce del passato: i vicoli del centro storico e le antiche case dei nobili con le facciate affrescate  dall’artista locale Eduard Burgauner fanno immaginare come si svolgesse un tempo la vita in paese.
  • Le Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO: ai piedi dell'Alpe di Siusi, l’altopiano più grande d’Europa, e a un passo dal Parco naturale Sciliar-Catinaccio, Castelrotto offre escursioni e percorsi in bicicletta, oltre a passeggiate panoramiche come quella che conduce al Monte Calvario. Su questo colle, si possono ancora vedere i resti dell’antico “castellum ruptum”, a cui Castelrotto deve il suo nome.

Cosa non perdere a Egna nell'area vacanze Castelfeder

  • Centro storico: 500 metri di portici e le residenze signorili rendono l’antico comune mercantile suggestivo. Arcate con volte a tutto sesto e ad arco acuto si susseguono, mostrando i mutamenti architettonici avvenuti nel tempo.
  • Vigneti di Mazzon: sono noti per essere il grand cru del Pinot Nero in Italia. Da non perdere il Percorso del Pinot Nero, le rovine di Castel Caldivo e la Chiesa romanica di San Michele. Il borgo di Egna è circondato da vigneti e meleti e sorge ai piedi dei boschi del Parco Naturale Monte Corno
  • Ospizio romanico Klösterle: eretto nel XIII secolo, con la Chiesa di San Floriano, è uno dei più complessi romanici più belli di tutta la regione alpina e uno dei pochi ospizi in Europa che continuano ad essere conservati. Qui parte anche il famoso Sentiero del Dürer, dedicato a Albrecht Dürer (1471-1528), uno degli artisti di maggior spicco del Rinascimento.
Mobilità sostenibile

Vacanze senza auto in Alto Adige

  • Zug
    Arrivare in treno

    Viaggiare in treno significa salire a bordo e iniziare a rilassarsi, leggere un buon libro, avere del tempo per sé e ammirare la bellezza del paesaggio che continua a cambiare. Questo è l'inizio della tua prossima vacanza primaverile in Alto Adige. Le stazioni ferroviarie di Chiusa, Egna, Ponte Gardena, Sluderno e Vipiteno si trovano in parte sulla linea del Brennero o sono in prossimità dei borghi e sono quindi mete di vacanza nel nord dell’Alto Adige facilmente raggiungibili in treno.

  • Bus
    Una mobilità locale sostenibile

    Una volta arrivato in Alto Adige, con il Südtirol Guest Pass o la Mobilcard puoi utilizzare i mezzi pubblici illimitatamente. Questo ti permette di viaggiare comodamente da un borgo all'altro e di scoprire i cinque borghi in modo sostenibile.

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