Sostegno reciproco: alla fine del XIX secolo la filosofia cooperativistica si impone in diversi settori e ammalia anche i viticoltori di Andriano. Nel 1893 intraprendono una strada ostica ma lungimirante e fondano la prima cantina sociale altoatesina. Oggi la cantina di Andriano fa capo a quella di Terlano, confermando una volta di più il pensiero alla base della cooperazione.
Anche se quella della cantina sociale è una storia lunga, la viticoltura è presente in questa zona da molto prima. Il clima mediterraneo, la brezza rinfrescante, i terreni calcarei ben arieggiati, sono tutte condizioni ottimali per coltivare vitigni sia bianchi che rossi. "Sulle colline esposte a sud e a sud-est si coltivano vitigni a maturazione tardiva che portano con loro, nel gusto, tante ore di sole, mentre sui versanti esposti a est crescono le viti di vitigni bianchi che nelle giornate molto calde approfittano della fresca brezza che spira sempre" - racconta l'enologo Rudi Kofler.
Da una simile posizione e da un attento e accurato lavoro in vigna si ottiene l'uva che viene vendemmiata esclusivamente a mano e conferita poi alla cantina. I vini rossi - Lagrein, Merlot, Pinot nero - vengono affinati in botti di rovere grandi e piccole, mentre i vini bianchi - Sauvignon Blanc, Chardonnay, Pinot grigio e Pinot bianco - sono affinati in contenitori di acciaio.
"Vogliamo produrre vini classici che esprimano il loro terroir, con un sapore energico ed elegante, di buona struttura e complessità" - così l'enologo. In questo obiettivo confluiscono l'impegno e il lavoro di tutti - all'insegna della filosofia cooperativistica.