Da sempre protagonista di miti e antichi misteri, il Catinaccio nelle Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO – sembra fiorire al tramonto, come per magia: si racconta nella leggenda che molti anni fa, ci fosse un giardino pieno di rose (giardino delle rose=Rosengarten) del Re dei nani Laurino. Un giorno, mentre combatteva contro i cavalieri, Re Laurino usò la sua cappa magica che lo rendeva invisibile. I cavalieri, tuttavia, riuscivano a individuarlo osservando il movimento delle rose sotto le quali Laurino cercava di nascondersi. Molto arrabbiato per questo, Re Laurino lanciò una maledizione sul roseto che lo aveva tradito. Decise che né di giorno né di notte nessuno avrebbe mai più rivisto il suo roseto; ma si dimenticò del crepuscolo. Ora si può ammirare l’enrosadira, che colora la montagna di rosa e rosso all'alba e al tramonto.
Al Catinaccio ci sono innumerevoli sentieri escursionistici di diversi livelli da esplorare: dal sentiero Masarè che porta al Monumento Christomannos, il giro del Catinaccio e molto altro ancora. Il Catinaccio invita anche gli alpinisti avventurosi a esplorare le vie ferrate e scalate.