Dal Huber Kreuz prendiamo la strada forestale in direzione Pian, più avanti seguiamo i sentieri 3B e 3A fino ai rifugi Corno di Sotto e Feltuner.
Sfida sportiva, vista mozzafiato e una sensazione di libertà. Come ci si sente ad essere in vetta? Se sei uno scalatore, conosci la sensazione di libertà. Succede quando si raggiunge la cima e da lì ci si gode il panorama. Con oltre 100 vette di tremila metri e cime da cui è possibile vedere fino a Venezia, l'Alto Adige offre numerose esperienze da vivere sulle vette. Qui puoi trovare il miglior tour, dalla Val Venosta, alla regione turistica Plan de Corones, alle Dolomiti.
Dal Huber Kreuz prendiamo la strada forestale in direzione Pian, più avanti seguiamo i sentieri 3B e 3A fino ai rifugi Corno di Sotto e Feltuner.
Il Monte Rosso/Roteck è alto 3.337 m s.l.m. ed è la cima più alta del Parco Naturale Gruppo di Tessa. A causa della lunga ed in parte ripida salita attraverso la valle Zieltal, questo tour è meglio dividere in due giorni. Il rifugio Lodnerhütte/Cima Fiammante può essere utilizzato come alloggio per la notte.
Magnifica montagna panoramica nell’area vacanze Passo Resia. Partendo dalla Malga San Valentino in direzione nord-ovest, si prende il sentiero n° 9. Nel primo tratto si segue il sentiero panoramico in direzione Belpiano, finché si arriva al bellissimo punto panoramico Roten Eck a quota 2.299 metri. Proseguendo in direzione nord fino al cartello, che indica verso ovest la deviazione per la cima Undici come sentiero n° 9. La salita parte su pendii fioriti, poi diventa un po’ più ripida fino al Hoaderschartl. Passando sulla cresta rocciosa e in alcuni punti esposta, che richiede un passo sicuro, si raggiunge la croce dalla cima Undici, dalla quale si spalanca un magnifico panorama. La discesa segue lo stesso percorso come la salita.
Alternativa: Chi desidera può iniziare l’escursione dalla valle, percorrendo il sentiero n° 9 dal paese San Valentino alla Malga San Valentino, circa 2 ore.
Dall' Eggespitz possiamo godere una veduta che mozza il respiro: Le Alpi dello Zillertal si ergono nel cielo azzurro, la Punta Bianca (Weisszint), il Grande Mèsule (Grosser Möseler) e la Cima di Campo (Turnerkamp) creano un'impressione indimenticabile. In autunno, i larici ardono come delle fiamme al di sopra della valle. Il cosiddetto Flemmsee, come inserito nelle carte escursionistiche, in realtà è rinsecchito da molto tempo ed è quasi irriconoscibile nella palude alpina del Flemm.
Nemmeno in alta stagione questa escursione è molto frequentata.
Dalla terza tornante seguiamo il sentiero 1 fino al bivio e poi a destra per il sentiero 8 lungo il ruscello, attraverso il ponte e sempre seguendo il sassoso e ripido sentiero 8 su per la Forcella di Monte Stretto (2635m) con vista mozzafiato sul Gran Pilastro.
Nel parco naturale Durante la 7. tappa dell'alta via Europa 2 l'alpinista esplora il paesaggio affascinante del Parco naturale Puez-Odle.
Dal parcheggio sopra Caminata seguiamo la strada forestale. Al bivio seguire la strada a destra e dopo un pò via a sinistra lungo il sentiero 5A in ascesa nel bosco fino alla malga Grubberg (non gestita). Passando per la malga sul sentiero 5 e 5B su fino alla cresta e seguire l'Alta Via di Venna a sinistra fino al bivio e ascesa a destra per la cima della Spina di Lupo (2783m). Punti di ristoro: Ristorante Kranebitt, Albergo Alpenrose
Dalla stazione a monte in direzione Rifugio Stella Alpina. Prima del rifugio via a sinistra sul sentiero ripido n. 34 e attraverso una fascia detritica si arriva alla forcella "Lotterscharte" (2258m). Da qui a destra sul sentiero stretto 24 verso la forcella "Ochsenscharte" e via a destra sul sentiero 23 sulla cresta verso la cima orientale delle Cime Bianche. L'ascesa alla cima principale (2591m) è consigliata solo per epserti.
L’Alta Via dell'Alta Badia attraversa alcuni dei più pittoreschi paesaggi dolomitici, passando per i paesi di Corvara, Colfosco e La Villa.
Si tratta di una meravigliosa escursione ad anello, un mix di alte cime rocciose e sinuosi altopiani verdi: normalmente dura dai quattro ai sei giorni, senza scendere a valle, da un rifugio all'altro – affrontando anche scalate e vie ferrate. All’interno del percorso sono inoltre possibili diverse variazioni.
Il giro, consigliato per alpinisti esperti, si può effettuare in senso orario o antiorario, partendo a piacere da uno dei paesi dell'Alta Badia.
La quarta tappa dell’Alta Via di Merano è un’escursione di media difficoltà che parte da Monte Santa Caterina, attraversa la Val di Fosse e arriva al maso Gelato.
Sul sentiero n. 29 da Novale (Ried), attraverso il bosco e quindi per prati alpini fino a raggiungere la “ Zunderspitzhütte”, poi alla Malga Gewingesalm. Dalla Gewingesalm si raggiunge un sentiero roccioso, dopo ca. 1,5 ore la Cima dell’Incendio (Zunderspitze). Sarete ampiamente impressionati da una bella vista sui ghiacciai e le vallate circostanti. Si ritorna o sulla via dell’andata o sul sentiero n. 29A in direzione Malga Martalm (ca. 45 min.). Da qui seguire la strada forestale fino a valle.
Il sentiero che porta al rifugio Pio XI. si snoda attraverso i ghiacciai offrendo panorami davvero suggestivi.
Punto di partenza di questo tour sul ghiacciaio è il rifugio PioXII, raggiungibile dal parcheggio a Melago attraverso il sentiero n. 2 in circa 2 ore. Dal rifugio PioXII, il percorso si dirige verso est attraverso il pendio morenico in leggera discesa fino al Langtaufererer Ferner. Con l'attrezzatura appropriata per il ghiacciaio seguire il Ferner verso il Langtaufererer Joch e in una curva a destra ai piedi della "Cima della Vallelunga" più avanti fino al Weißkugel Joch (3.368 m). L'ora seguente ripida salita sul versante orientale deve essere affrontata con particolare cautela, perché a seconda delle condizioni della neve può esserci del ghiaccio nudo. Sotto la vetta si raggiunge la cresta nord con una splendida vista sulla Vallelunga. Da lì si trova a pochi metri dalla bellissima croce di vetta della Palla Bianca.
Salita dal fondovalle di Racines da Vallettina prima sul sentiero n. 12 e poi sul sentiero n. 30. Inizialmente si cammina nel bosco su sentiero ripido, poi su prati pure ripidi, si passa per una bellissima cascata. Salire sulla malga Gleck (senza ristoro) e sul sentiero n. 31B fino al laghetto Gleck. Passare dal laghetto Gleck, salire dalla cresta alla cima La Bianca. Sul grande plateau della cima troviamo una bella croce. Ritorno sul sentiero n. 31 verso la malga Gleck. Attraversando il pianoro, il sentiero conduce fino al ponte. Scendere lungo il sentiero che porta al sentiero n. 12, seguendolo fino al punto di partenza.
Dal rifugio Stella Alpina proseguiamo a sinistra attraverso lo stretto sentiero nr. 34 a, fino a raggiungere un pianoro. Attraversandolo saliamo gradatamente da una fascia detritica fino alla forcella Lotterscharte (2139 m). Da qui prendiamo a destra la via marcata n. 24 e poi la 23 fino alle Cime Bianche di Telves.
Da San Antonio/Fleres di Dentro il sentiero nr. 28 conduce in moderata salita fino alla malga Allriss (1534 m). Lungo il torrente Alrissbach in salita fino al giogo Allrissjoch (2509 m), a sinistra e in salita ripida fino alla vetta della Cima del Tempo (segnavia 34). La discesa verso Fleres avviene sulla via dell'andata.
Dal 3° tornante della strada del Passo Vizze lungo il sentiero 7 che si addentra nella valle tenendosi a sinistra, lungo un ameno paesaggio di pascoli fino ad una conca detritica e attraverso la formazione morenica si sale al bivacco (2510m) vicino alle pareti settentrionali della Gran Vedretta e della Vedretta di Gries.
Subito dopo il maso Braunhof parte a destra il sentiero 6 che porta in cima al Mt. Sommo (2062m). Poi si segue il sentiero 6 lungo la cresta e si vince la Cima Bairnock (2581m) prima di arrivare su massa rocciosa alla Cima Bianca (2715m). Sul versale esposto si raggiunge la Cima Gallina (2753m) sul sentiero 6, di cui la parte più ripida è fissata con una scala d'aluminio e un ponticello. Dalla Cima Gallina scendiamo sui ripidi pascolo al Rifugio Cima Gallina. Qui a sinistra sul sentiero 11 e poi sul sentiero 3, passando per la malga Riedberg e la malga Prantner, al punto di partenza. Punti di ristoro: Rifugio Cima Gallina, Malga Riedberg, Malga Prantner, Braunhof.
Al paesaggio Quinzo si attraversa il Rio Vizze e si segue il sentiero 9 in ripida ascesa fino alla malga Bergl (non gestita). Poi sui prati e pascoli sempre sul sentiero 9, lungo detriti e sassi fino alla forcella e a sinistra lungo la cresta fino alla cima della Punta Rossa (2950m).
Partendo dalla stazione a monte della funivia di Monte Cavallo, il sentiero quasi pianeggiante n. 23 porta a ca. 2.000 m di altitudine. Si passa dal Ferchwasser e dalle malghe Kuhalm e Ochsenalm sotto le Cime Bianche di Telves, (da questo punto si possono ammirare i ghiacciai dello Stubai), la Cima Seeber e Cima del Tempo. Prima della Cima del Tempo, sopra il sentiero, in una conca troviamo il piccolo laghetto Seeber e la malga Seeberalm (aperto nei weekend). Vale la pena fare questa escursione: chi ha buona condizione può raggiungere la Cima del Tempo in 1 ora ca. (magnifico panorama). Dalla Malga Prischeralm (ristoro) ai piedi della Cima del Tempo, il sentiero n. 27 molto ripido porta a Masseria. Qui si trova un servizio di autobus di per ritornare al punto di partenza affinché l’escursionista possa tornare a Vipiteno.
Partendo dalla testata della Val Ridanna (Masseria) fino alle rocce del Bicchiere (vedi Rifugio Biasi al Bicchiere). Dal segnale “Müllerhütte”, uscita sul ghiacciaio (attenzione ai crepacci) fino al Rifugio Cima Libera, situato proprio in mezzo al ghiacciaio. Per alpinisti esperti, dal passo sicuro e con attrezzatura adeguata! Si ritorna sulla via dell'andata.