Vai ai contenuti

aggiunto ai preferiti

rimosso dai preferiti

Oops! C’è stato un problema, prova di nuovo

Il tuo account è in corso di creazione

Il tuo account è stato creato con successo e ora hai effettuato l'accesso.

L'accesso è stato effettuato con successo!

L'account è stato creato con successo, ma non è stato possibile effettuare il login automatico.

Sei stato disconnesso

Filtra
Livello di difficoltà
Durata
Distanza in Km

Besondere Aktivitäten der Regionen in Südtirol

Entdecke alle Highlight Aktivitäten der einzelnen Regionen und plane deinen Aufenthalt in Südtirol.

Risultati
Fortezze e castelli
Torre delle Dodici a Vipiteno
Vipiteno, Vipiteno e dintorni

La Torre della Città di Vipiteno é detta popolarmente Torre delle Dodici (Zwölferturm) perché i rintocchi della sua campana richiamavano i cittadini alla pausa del mezzogiorno. Essa fu eretta sopra “la porta della città“, in conci di granito grigio, tra il 1468 e il 1472 su disegno del vipitenese Hans Feur, che aveva collaborato alla costruzione del coro gotico della chiesa parrocchiale. Sopra i due fornici della porta due lastre di marmo (inserite nel 1478) ricordano una l’inizio dei lavori preparatori nel 1468 e l’altra la posa della prima pietra da parte del Duca Sigismondo d’Austria nel 1469. Con i suoi 46 m d’altezza la torre è il simbolo del prestigio raggiunto dalla città di Vipiteno.

La Torre delle Dodici può essere visitata anche dall'interno in occasione di alcuni eventi, come il Mercatino di Natale, d'estate durante le Feste delle lanterne o per la Sagra dei canederli. 

Pattinaggio su ghiaccio
Zona sportiva S. Pietro Pizzago
Funes, Regione dolomitica Val di Funes

Il centro sportivo a S. Pietro/Pizzago offre tutta la famiglia numerose possibilità di trascorrere delle vacanze divertenti e variegate. Non importa se preferiate il gioco dei birilli, andare sullo skateboard o d'inverno durante un'pomerggio di pattinaggio, il divertimento è garantito. Nella zona sportiva trovate anche un poligono di tiro (aperto solo su prenotazione). 

Tiro con l'arco
SummerPark La Crusc
Badia, Regione dolomitica Alta Badia
Un parco ricco di avventure per tutta la famiglia
Nel SummerPark La Crusc potrete intraprendere uno straordinario viaggio all’insegna dell’avventura. Lungo il tracciato, adatto a visitatori di ogni età, vi aspettano tante divertenti avventure, tutte da scoprire e da provare. Si va alla ricerca dell’oro, si entra nella grotta del drago, si gioca alla “battaglia delle marmotte”, ci si sfida al gioco del migliore tiratore di La Crusc. Non mancano inoltre giochi d’acqua con mulini e ruscelli. Nelle giornate più calde bisogna assolutamente rinfrescarsi i piedi nella fresca acqua di montagna.

Le gigantesche sedie in legno e la baita con la mostra fotografica ed i tanti libri sono anch’essi perfettamente integrati nel SummerPark. Il tema della mostra fotografica cambia ogni anno e i libri messi a disposizione forniscono tante interessanti informazioni.

Il SummerPark La Crusc si trova direttamente alla stazione a monte dell'impianto La Crusc 1 e grazie alla sua posizione ideale è baciato dal sole da mattina a sera. Mentre i bambini giocano, i genitori possono rilassarsi ai piedi del Sas dla Crusc.

Ed ecco cosa vi aspetta nelle varie stazioni del SummerPark La Crusc:
• Sedie giganti in legno 
• Gigantesche sdraio di legno ispirate a simpatici animali di montagna
• La grotta del drago
• La pista di biglie
• Giochi d'acqua
• Caccia all’oro
• Tiro di precisione
• La battaglia delle marmotte
• Stazione di gioco: "le iat dala nëi" - il gatto delle nevi

Al SummerPark potrai ritirare gratuitamente i libricini e leggendo i racconti farai un vero viaggio nel passato entrando nella misteriosa sfera delle leggende ladine. 

Dal SummerPark parte inoltre il sentiero tematico “Sulle orme degli animali selvatici” che conduce al lago alpino Lech Dlá Lé, classificato “Monumento Naturale”. Lungo il tratto pianeggiate è possibile partecipare al gioco della caccia al tesoro e della raccolta dei timbri, con regalino finale per i vincitori.
Piscina coperta
Piscina coperta pubblica La Villa
Badia, Regione dolomitica Alta Badia

Prezzo ingresso:

  • Adulti € 7,00
  • Bambini sotto i 14 anni € 3,00
Buono a sapersi:
  • Chiuso nei giorni festivi
  • Lunghezza della piscina: 20 metri
  • Larghezza: 8 metri
Chiesa parrocchiale di S. Pietro e Paolo (1801)
Funes, Regione dolomitica Val di Funes

La chiesa parrocchiale di S. Pietro fu eretta nel 18° secolo secondo i piani di Matthäus Wachter ed è consacrata ai Santi Pietro e Paolo. Gli affreschi del periodo tardo barocco sul soffitto sono opere di Josef Schöpf, uno dei pittori tirolesi più autorevoli. Il campanile risale al 1897.

Fortezze e castelli
Colle del Santo Sepolcro a Tiso
Funes, Regione dolomitica Val di Funes

Il Colle del Santo Sepolcro o Calvario è il più bel punto panoramico di Tiso. La Cappella del Santo Sepolcro è stata costruita in forma barocca verso la fine del 17° secolo. Al suo interno sono venerati i sacrifici e la morte di Gesù Cristo. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel maggio 1915 qui furono erette fortificazioni su disposizione dell’esercito austroungarico. Dovevano servire da difesa contro un possibile ingresso delle truppe italiane nella Valle dell’Isarco qualora dovesse cadere il fronte delle Dolomiti. Prigionieri russi realizzarono le trincee e un bunker. Tuttavia le difese non ebbero nessun utilizzo nella I Guerra Mondiale. Però il bunker servì agli abitanti del paese da rifugio contro gli attacchi aerei e i bombardamenti negli ultimi mesi della II Guerra Mondiale.

Fortezze e castelli
Mazia, il villaggio dell' alpinismo
Malles, Val Venosta

L’iniziativa dei “Villaggi degli alpinisti” dei club alpini è un sinonimo di un turismo ecocompatibile e legato alla natura. La rete unisce località che presenta un paesaggio naturale e antropizzato incontaminato, è stata risparmiata dai grandi sfruttamenti tecnologici e la cui identità è contraddistinta dalle cime e dall’alpinismo.
Da una piacevole escursione lungo le rogge fino all’ascensione di un Tremila, potete godervi la natura incontaminata della Val di Mazia. Qui, le tradizioni e le usanze vissute consentono di scoprire l’attiva comunità del villaggio, mentre una gita alle rovine del castello all’ingresso del paese fa risorgere i temuti cavalieri predoni di Mazia.

Architettura
Castello di Brunico, MMM RIPA
Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

Il Castello di Brunico fu fondato nel 1250 dal vescovo Bruno di Bressanone, che vi stabilì la propria dimora estiva. La città che prese il suo nome si sviluppò così sotto le mura del maniero. Dopo vicende storiche alterne, che lo videro utilizzato prima come carcere e poi come liceo, oggi il complesso ospita il quinto Messner Mountain Museum, che ha come tema le popolazioni di montagna. L’intervento ha riportato alla luce e risanato con grande cura le preesistenze storiche. Poiché gli spazi a disposizione non erano sufficienti per il nuovo allestimento museale, una parte dell’esposizione è stata sistemata nei sotterranei lungo le mura di cinta. Tutte le integrazioni e le nuove strutture sono realizzate con un linguaggio architettonico moderno utilizzando materiali quali il calcestruzzo, l’acciaio, il legno e il vetro. Solo gli edifici di ampliamento provvisori, per esempio le casse e gli spazi per le esposizioni temporanee, sono realizzati volutamente in legno in modo da poter essere facilmente rimossi in qualsiasi momento.

Chiesa St. Joseph a Ronchi
Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

A Ronchi s’innalza la piccola Chiesa di San Giuseppe, un edificio sacro che, in confronto con le altre chiese dei dintorni del Lago di Caldaro, è più recente. L’edificio venne progettato nel 1900 da Ferdinand Mungenast, un architetto austriaco che realizzò anche diversi altri edifici a Bolzano e nell’Oltradige, come il Grandhotel d’Appiano e la Chiesa di San Giuseppe a Frangarto. Sette anni dopo la sua costruzione nel 1901, la chiesa venne completata dal campanile.

Al giorno d’oggi, la chiesetta si presenta con una volta a crociera con nervature, un coro poligonale e un campanile con guglia. Nel 1977 la Chiesa di San Giuseppe a Ronchi (Kirche St. Joseph in Rungg) venne posta sotto tutela monumentale. Da menzionare soprattutto le opere dell’artista gardenese Ferdinand Stuflesser (1855 - 1926) all’interno della chiesa, come ad esempio l’altare con le sculture di San Giuseppe col Bambino, San Francesco di Sales, patrono santo degli scrittori e dei non udenti, e Santa Teresa d’Ávila, patrona della Spagna.

Sopra l’ingresso troneggia invece la statua di Sant’Antonio da Padova, invocato tra l’altro dal popolo per aiutare a ritrovare cose smarrite. Si trova nella frazione di Ronchi (Rungg), un piccolo borgo situato lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige in direzione Cortaccia. Anche l’autobus di linea si ferma qui.

Fortezze e castelli
Rovina di Salego
Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

Nelle vicinanze della rovina di Castelvecchio, ai piedi dell'imponente parete rocciosa della punta Santner, immersa nel bosco e avvolta dalla leggenda, si trova la rovina di Salego. A testimoniare l'antico splendore del castello, eretto nel XII secolo e acquisito dai signori di Wolkenstein nel XVI secolo, oggi non restano che pochi ruderi - dai quali, tuttavia, emana un'energia misteriosa e tutta particolare. Stando a un'antica leggenda, le due rovine di Castelvecchio e Salego sono collegate da un passaggio segreto sotterraneo.

Luoghi da vedere
Piramidi di terra a Montoppio
San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

Formazioni geologiche dell'ultima era glaciale Sono formazioni geologiche dell'ultima era glaciale. Il terreno argilloso di colore rosso si stacca franando al di sotto dei prati e dei boschi e si formano le piramidi di terra. Lo smottamento proviene dal rio Margherita, che scorre nella Val d'Adige verso Settequercie.

Luoghi da vedere
Karlotten Kofel
Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
Nei pressi di Siusi allo Sciliar si trova un posticino immerso nel silenzio e affacciato su un panorama mozzafiato: il Karlotten Kofel. Dal punto più alto di questo poggio di lava vulcanica ai piedi di una parete di roccia porfirea rossa brillante, è possibile abbracciare con lo sguardo non solo l'imponente massiccio dello Sciliar, ma anche i campanili di ben sette chiese! Per via delle proprietà termiche della roccia lavica e della posizione particolarmente soleggiata, il colle è ricoperto da una vegetazione spiccatamente mediterranea.
Chiesa Hl. Mauritius a Sella
Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

Verso nord, il borgo di Sella ha da Sempre una chiesa consacrata a San Maurizui. Il campanile con la sua coppia di trifore ad arco e il tetto piramidale in murata risale al XIII secolo mentre sono sostanzialmente in stile gotico la navata della chiesa e gli arredi. Degno di nota ße un affresco, benché molto danneggiato, che raffigura la battaglia a cavallo con il patrono della chiesa. Questo santo é anche la figura centrale del polittico. Sopra la piccola finestra rettangolare, l'iscrizione in caratteri minuscoli gotici "anno dni m cccc lxx iar" all'esterno ricorda che l'edificazione avvenne nel 1470. Notecole dal punto di vista architettonico é l'armonica costruzione dela casa subito al di sotto della chiesa, dove le belle grate in ferro battuto davanti alle finestre del piano superiore testimoniano l'antica arte artigianale. Un altro pittoresco gruppo, lo formano due o tre antiche case contadine appena oltre la chiesa, lungo la strada verso Altenburg. NEl 1684 uno dei proprietari ha lasciato a futura memoria l'incisione delle proprie iniziali sull'arco del portone.

La navata di sinistra è in stile romanico. L'altare maggiore è stato costruito nel 1520. La navata laterale a sinistra è stile gotico. L'altare è dotato di pannelli immagini di Adamo ed Eva, presumibilmente da Bartlmä Dill Riemenschneider.

Fortezze e castelli
Castello "Ciastel Colz"
Badia, Regione dolomitica Alta Badia

Il Castello di Colz o anche Residenza Rubatsch, è una costruzione poco strutturata caratterizzata da quattro torri, due rettangolari e due rotonde, nonché una cinta e numerose bombardiere.

Le origini di questo castello risalgono al 1536, quando Hans von Rubatsch ottenne l’autorizzazione alla costruzione di una residenza a La Villa da parte dell’imperatore Ferdinando I. Al termine del Cinquecento il castello passò nelle mani della famiglia nobile dei Colz che modificò il castello. La famiglia Winkler come anche la famiglia Mayerhofer si succedettero nel corso del tempo. Pian piano cominciò ad andare in rovina, e solo alla fine degli anni '80 il castello fu soggetto a lavori di restauro.

Il castello è fortemente legato alle avventure di Franz Wilhelm Prack zu Asch, anche chiamato "Gran Bracun“, che tra il 1573 ed il 1581 si comportò da gran signore delle valli ladine. Era considerato un cavaliere crudele ma allo stesso tempo cortese. Le avventure di Prack zu Asch sono anche illustrate nella sala dell’Hotel Cappella di Colfosco. Secondo le leggende, Prack zu Asch fu ucciso da un membro della famiglia Colz, che diede anche il nome a questo castello.

Oggigiorno Castel Colz è privato e non visitabile.

Luoghi da vedere
Piazza Walther
Bolzano, Bolzano e dintorni

Piazza Walther  è il salotto buono della città: i suoi numerosi cafè e bei negozi la rendono attraente per gli ospiti e i bolzanini. Durante l'anno la piazza ospita tante manifestazioni come la tradizionale Festa dei Fiori e il Mercatino di Natale.

Realizzata nel 1808 e battezzata secondo Massimiliano di Baviera che l'aveva voluta, in seguito prende il nome dell'arciduca Giovanni (Johannesplatz) e, nel 1901, Walther von der Vogelweide (uno dei maggiori poeti tedeschi vissuto fra il 1170 e il 1230), nome che mantiene ancora oggi con una breve interruzione fra le due guerre quando viene intitolata a re Vittorio Emanuele III.

Al centro della piazza si trova il monumento dedicato a Walther von der Vogelweide.

Minigolf
Movimënt - Bear Park Piz Sorega
Badia, Regione dolomitica Alta Badia

Facilmente raggiungibile con la cabinovia del Piz Sorega, il Bear Park Movimënt è un luogo dedicato al puro divertimento dei bambini, con tante attività per scoprire e imparare cose divertenti ed interessanti sulla natura.

Una vera e propria grotta dell'orso con giochi e curiosità dedicate a questo enorme e simpatico animale che popola le nostre montagne si trova proprio sotto alla stazione a monte dell'impianto Piz Sorega, dove addentrarsi per scoprire i suoi segreti, saltare insieme ai tuoi amici su di un morbido tappeto ed udire un vero bramito di orso! All'esterno invece troverete un particolarissimo circuito di minigolf, sempre dedicato all'orso, una zip line, giochi d'acqua con pozzi e fontane, uno speciale scivolo a forma di alveare e molti altri giochi per bimbi di tutte le età.

Sempre in tema di orso, i bambini potranno cercare di dissotterrare le ossa del famoso "Ursus ladinicus", ritrovate realmente nel 1987 in una grotta della montagna Conturines.

Anche nel parco del Piz Sorega è stata attrezzata un'area dedicata al movimento ed al fitness, dove divertirsi e sviluppare in tutta sicurezza le proprie abilità sportive. Inoltre, si trova anche un'oasi artificiale con un sentiero d'acqua, più conosciuto come percorso Kneipp, e con una serie di grondaie di legno dove chiudere ed aprire delle piccole dighe per divertirsi in compagnia.

Dal Bear Park al Piz Sorega, potrete raggiungere velocemente e senza difficoltà, a piedi o in E-MTB, gli altri parchi Movimënt al Piz La Ila e Pralongià.

Bikeguides
Bike School San Vigilio
San Vigilio, Regione dolomitica Plan de Corones

NOVITÀ! La Bike School San Vigilio di Marebbe mette a vostra disposizione tre giovani guide qualificate per garantire un’esperienza unica e indimenticabile. Grazie ai tour selezionati accuratamente vi sarà possibile godere i nostri paesaggi straordinari delle Dolomiti.
Tra tour di mountain-bike o E-bike, tecnica di guida e freeride abbiamo l’offerta adatta per ogni appassionato delle ruote grasse.

Fortezze e castelli
Lo scheletro di Castelvecchio
Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

A un'ora di distanza da Siusi, sull´ampio pendio della montagna, sorgono le rovine di Castelvecchio, un tempo dimora del poeta bardo Oswald von Wolkenstein. A volte, allo scoccare della mezzanotte, si sentono provenire dal castello le note d'uno strumento a corde, accompagnate dal canto straziante d'una vergine, probabilmente vittima d'un incantesimo. Una sera tardi, alcuni pastori stavano sorvegliando le loro pecore intorno alle rovine, seduti proprio all'ingresso, raccontandosi ogni sorta di storia quando, improvvisamente, ebbero come l'impressione che qualcuno aprisse una delle finestre del castello. Allora, guardarono verso l'alto e videro una luce filtrare da un'apertura e una donna intenta a pettinare i suoi lunghi capelli. La sua testa non era come quella di chiunque altro, bensì era un teschio. I pastori, stupiti che la donna potesse avere dei capelli così belli, si spaventarono, fuggendo inorriditi quando la misteriosa creatura gettò su di loro pietre e sabbia. Si dice che lo scheletro sia stato, in vita, la moglie d'un cavaliere esiliato, costretta ad aggirarsi nel castello fino al ritorno del suo amato.

Arrampicate
Via ferrata "Heini Holzer" - Ivigna
Avelengo, Merano e dintorni

La salita, che supera 550 m di dislivello ed è perfettamente messa in sicurezza con 1.000 m di cavo d’acciaio, presenta gradi di media difficoltà (A – B – B/C). L’ultimo tratto della ferrata, il cosiddetto „Spigolo dell’Angelo“ (Engelskante), è un impressionante passaggio su roccia.

Le caratteristiche di questa via ferrata permettono l’ascesa anche ad alpinisti meno esperti e a famiglie con bambini a partire da un'altezza di
1.50 m - con esperienze d'arrampicata.

Musei
Hoamet Tramin Museum - vivere tra nord e sud
Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

Il museo di Termeno offre da poco il tema "Vivere tra Nord e Sud". In quest'ambito viene trattato il fatto che Termeno si trova in un territorio con vicinanze di cultura italiana e ladina. Rimangono i temi principali della viticultura, del carnevale e di tutto quello che forma la vita paesana.

Visite guidate per gruppi su richiesta.

Sport e tempo libero
Parco cervi Sompunt
Badia, Regione dolomitica Alta Badia

Il Parco Cervi Sompunt, tra La Villa e Badia si estende su più di 7 ettari di prato e bosco offrendo così riparo a più di 30 esemplari di cervi e daini.

L'entrata del parco, nei pressi del rifugio Paraciora, è facilmente raggiungibile in macchina, in autobus o a piedi. Dal rifugio "Paraciora" parte un comodo sentiero ben segnalato, dal quale si possono ammirare gli animali che vivono nella natura incontaminata.

La lunghezza del sentiero è di circa 1 km.

Il percorso è indicato da frecce e cartelli informativi sui quali si possono leggere informazioni sul parco e sui suoi maestosi abitanti.

La passeggiata è percorribile anche con passeggino da trekking.

  • Ogni martedí dal 1° giugno al 1° ottobre dalle 10:00 alle 11:00 si avrà la possibilità di visitare il Parco Cervi Sompunt assieme al proprietario. Punto d'incontro è il rifugio Paraciora. La visita è gratuita.

Il Parco Sompunt, inoltre, offre un grande parco giochi e un'area dedicata a simpatici animali della fattoria come pony, asini, conigli, anatre, galline e caprette.

Luoghi da vedere
Villaggio degli alpinisti Lungiarü
Badia, Regione dolomitica Plan de Corones

Inserito in un meraviglioso scenario dolomitico ai piedi parco naturale del Puez Odle (Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO), il paese di Lungiarü (1398 m.s.l.m), si estende, discosto dagli animati centri turistici, in una vasta conca di prati e boschi verdeggianti. Grazie alla sua posizione incastonata in fondo alla valle, si presenta come una piccola perla che racchiude intatte le tradizioni del popolo ladino.

Lungiarü, in inverno, è un vero e proprio paradiso per gli appassionati dello sci alpinismo e delle ciaspole, ma è la destinazione ideale anche in estate per gli amanti della natura e della vacanza attiva. Attraverso i numerosi sentieri che si snodano lungo le malghe che costellano il territorio e attraverso i boschi che salgono verso poderosi gruppi dolomiti, ci si può davvero immergere in un contesto naturale ancora intatto, esplorandolo a piedi o scalando le vette dolomitiche.

I villaggi degli alpinisti sono un'iniziativa dei vari club albini, per le località montane che sono riuscite a mantenere le loro meraviglie naturali e culturali, e che vogliono impegnarsi in maniera autonoma e consapevole per un futuro sostenibile. Rafforzando nello stesso tempo i circuiti produttivi locali e cercando ti trasmettere alla popolazione stessa ed ai visitatori la bellezza delle montagne circostanti.

Lungiarü é stato accolto ufficialmente nella comunità dei villaggi degli alpinisti il 05.08.18, come primo villaggio degli alpinisti ladino e nelle Dolomiti!

Sport e tempo libero
Plose Looping
Bressanone, Bressanone e dintorni

Con la bicicletta sul looping più alto del mondo. Presso la stazione a monte della cabinovia Plose, a quota 2.000m, trovate il looping con vista panoramica sulle Dolomiti.
La struttura mobile è attiva da luglio 2016 e misura un diametro di 7 m. Una voltra preso un pò di velocità quasi tutti riescono a completare il giro. L’utilizzo è gratuito per i detentori di un valido biglietto per la funivia. È richiesta la registrazione presso l'Infoshop

Luoghi da vedere
Parco Naturale Fanes - Senes - Braies
San Vigilio, Regione dolomitica Plan de Corones
Il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, dal 2009 Patrimonio Mondiale UNESCO, copre una superficie di 25.680 ettari e si estende tra i comuni di Badia e La Val in Alta Badia, Braies, Dobbiaco, Marebbe e Valdaora. Il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies è attraversato dall’Alta Via Dolomitica n. 1 definita anche l'"Alta Via Classica" delle Dolomiti.

A nord il parco confina con i monti rivolti verso la Val Pusteria, ad ovest con la Val Badia, a sud il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies si estende fino al confine dell’Alto Adige in direzione Cortina, mentre il confine est verso le Dolomiti di Sesto è segnato dalla Val di Landro. Le ripide e quasi inespugnabili pareti rocciose salvaguardano un esteso territorio ricco di pascoli e altopiani, molti diversi tra loro dal punto di vista morfologico e paesaggistico.

Un’ampia parte del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies è coperta da pascoli e prati caratterizzati da una flora straordinariamente ricca - arnica, genziana, diverse orchidacea, bistorta e crepis aurea, tanto per citare alcuni esempi. I livelli di vegetazione si estendono dal bosco a valle fino ad oltre 3000 metri. La fauna del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies è rappresentativa dell’intera regione delle Dolomiti.

La parte del Parco Naturale situata nel territorio dell’Alta Badia presenta luoghi particolarmente interessanti:
  • i prati dell’Armentara, una piccola area ricca di una straordinaria varietà di specie;
  • la grotta del Conturines: la grotta situata a 2800 m sul livello del mare è fino ad oggi la grotta degli orsi più alta al mondo. Nel 1987 in questa grotta sono stati ritrovati fossili di ossa, cranio e denti di un orso. I ricercatori hanno scoperto che si trattava di un orso vissuto nelle alpi austriache 50.000 anni fa, l’orso ladino (Ursus ladinicus);
  • l’alpe di Fanes con il suo anfiteatro roccioso detto il “parlamento delle marmotte” – l’ambientazione di una delle più belle leggende ladine, la saga “Il regno dei Fanes”.
A differenza del Parco Naturale Puez-Odle, il Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies è un’esplosione di colori, di cascate, laghetti e di vita. Per conoscere e comprendere lo straordinario mondo del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, non basta osservarlo dai suoi confini, bisogna attraversarlo, scoprirlo gradualmente e viverlo.

Il Parco è definito anche come "il volto splendente delle Dolomiti", nome dovuto alla ricca varietà della sua vegetazione e dei suoi paesaggi. Ripide pareti rocciose sorgono infatti ai margini del Parco proteggendo una vasta area di pascoli e variopinti altipiani.

Un'escursione attraverso il Parco Naturale ti porterà nei luoghi misteriosi della leggenda del Regno dei Fanes. La leggenda, considerata il poema epico nazionale ladino, racconta dell’espansione del mitico impero dei Fanes e della sua caduta, delle principesse Moltina e Dolasilla, del malvagio stregone Spina de Mul e dell'impavido eroe Ey de Net.

Servizi
Balneum Vipiteno PiscinaCopertaLido Sauna
Vipiteno, Vipiteno e dintorni

Il Balneum è una piscina coperta e scoperta con area benessere in stile alpino a Vipiteno nel nord dell'Alto Adige. Diverse piscine, come una piscina sportiva, gli idromassaggi, la vasca per i più piccoli o la vasca esterna praticabile tutto l’anno, invitano a fare un respiro profondo, a divertirsi e a rilassarsi. Un'oasi di sauna e benessere di oltre 1.000 m² per soddisfare le esigenze più elevate. 

NB: Provvediamo che ci siano posti per sedersi e sdraiarsi a sufficienza… per grandi e piccini.

Arrampicate
Parco avventura
Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

Cinque percorsi diversi, per ogni livello d'impegno, realizzati all'interno di uno splendido bosco di larici, per un totale di oltre 600 metri di percorso e 71 piattaforme alte fino a 19 metri da terra.

Prezzi a persona:
  • € 8,00 per il primo percorso (fucsia) - € 3,50 per ogni ripetizione fino ad un massimo di € 22,00.
  • Percorsi verde, arancio, blu, rosso:
    • € 15,00 per un solo percorso - una volta.
    • € 22,00 per un totale di 2 percorsi, anche differenti.
    • € 6,00 per per ogni percorso in più fino ad un massimo di € 35,00
  •  Solo visitatore: € 1,50.

Il parco è aperto solo durante la stagione estiva.

Vecchia Chiesa Parrocchiale S. Leonardo
Bronzolo, Bolzano e dintorni

Uno dei più bei sagrati in Alto Adige lo troviamo a Bronzolo. È la chiesa di San Leonardo che fu costruita nel 1500, proprio nel periodo romanico – tardo gotico. Ha un campanile che proviene dal predecessore del Duecento e ha un tetto piramidale. Si tratta di una costruzione navata con una cappella laterale e con una volta a forma di stella costale. 

Fortezze e castelli
Le trincee di Tiso
Funes, Regione dolomitica Val di Funes

Nel terreno attorno a Tiso, collocate su dieci alture tra la valle e la montagna fino all´altitudine di 1260 slm, si possono trovare vecchi muri, fosse e caverne, in parte dissotterrate o nascoste. Sono testmoni di una vasta linea di fortificazioni campali.

In previsione dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale l’impero Austro-Ungarico fece costruire o rinforzare strutture difensive non solo vicino al confine, ma anche in diversi punti strategicamente importanti dell’entroterra. Una di queste “2° linea di difesa” era lo “Sbarramento di Chiusa“: Questo aveva lo scopo di rallentare o addirittura fermare qualsiasi avanzata delle truppe italiane nella Valle d’Isarco dalla zona di Bolzano o dalle Dolomiti. Al centenario della Grande Guerra si è costituito il “Gruppo di lavoro delle trincee di Tiso” con lo scopo di studiare la storia di queste trincee e di far partecipare gli interessati alle nuove, a volte sorprendenti scoperte.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17