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    Attrazioni culturali e luoghi particolari a Bressanone e dintorni

    Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale. 

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Cappella del Sacro Cuore a Sciaves
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    In occasione del 175° anniversario della lotta per la libertà del Tirolo, nell' anno 1984 la compagnia dei tiratori di Schiaves (i cosidetti "Schützen") costruirono la cappella del Sacro Cuore. La cappella si trova a nordovest di Sciaves, sulla via verso Fiumes.

    Chiese e abbazie
    La chiesa parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo a Naz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    La chiesa parrocchiale di Naz in stile tardo gotico è stata consacrata in onore di S. Filippo e S. Valpurga nell' anno 1208 dal principe vescovo Corrado. I nomi attuali dei patroni della chiesa fanno pensare ad una ristrutturazione e una seguente riconsacrazione. Il campanile è stato costruito con 1400 quadri di granito. Le statue in legno dell'altare neogotico furono scolpite nel 1470 su influsso del noto scultore Michael Pacher.

    Luoghi da vedere
    Gola della Rienza Sciaves
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni
    Gola di Rienza, dal fascino selvaggio e romantico con centrale elettrica dismessa (non è possibile visitarla).
    Arte e cultura
    Stazione di servizio per le biciclette Lanz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Lungo la pista ciclabile della Val Pusteria, accanto a una strada molto trafficata all’ingresso della valle, si trova la stazione di servizio e di ristoro per le biciclette Lanz. La sua posizione ben servita dalle grandi vie di traffico ne fa un punto di sosta apprezzato anche dagli automobilisti, che trovano una dotazione adeguata di parcheggi. Il chiosco provvisorio in legno dei primi tempi è sostituito oggi da un volume di forma allungata in calcestruzzo armato intonacato che si incastra in parte nel ripido pendio adiacente. Il committente è talmente legato alla stazione di servizio da aver fatto costruire la propria abitazione sul tetto del fabbricato a un solo piano. La casa è un volume cubico bianco molto articolato: superfici vetrate a tutta altezza davanti agli spazi di vendita e di ristoro, una corte a giardino riparata e alcuni locali di servizio quasi privi di finestre. Per sottolineare il legame con il territorio la stazione di servizio è verniciata esternamente con pigmenti minerali dalla tonalità grigio-bruna.

     

    Chiese e abbazie
    Duomo di Bressanone
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Il duomo di Bressanone è uno degli edifici sacri più importanti dell'arco alpino. Le sue origini risalgono all'anno 980 d.C. A causa di un grande incendio nel XII secolo, fu ridisegnato in stile romanico con una navata a tre navate e due torri di facciata. Nel XVIII secolo c'era una ricostruzione barocca, alla quale il duomo ha ricevuto il suo aspetto attuale. All'interno, l'idea barocca del trionfo è stata portata alla perfezione con meravigliosi dipinti sul soffitto (ad esempio nell'Adorazione dell'agnello di Paul Troger). La cattedrale ha un interno prezioso con 33 diversi tipi di marmo. L'altare maggiore, completato da Tehodor Benedetti, è uno dei più importanti altari barocchi del Tirolo. Inoltre, questa chiesa era allestito con un magnifico organo. 

    Arte e cultura
    Accademia Cusano
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Circondata dal parco del Seminario, l’Accademia Cusano fu un progetto pionieristico per la scena architettonica altoatesina del dopoguerra, tanto da ricevere un ampio consenso anche fuori dalla regione. Il corpo di fabbrica su tre livelli delimita la corte retrostante il barocco palazzo del Seminario e nella facciata est, reinterpreta attraverso un linguaggio contemporaneo, uno dei temi dominanti del centro storico di Bressanone, quello dei portici. I materiali impiegati, cemento a vista e mattoni, conferiscono una qualità elevata alla pelle esterna e agli interni che non a caso sono ancora in perfetto stato di conservazione dopo oltre mezzo secolo. Il centro dell’edificio è occupato da una grande sala che comunica con i piani superiori per mezzo di balconate e rappresenta lo spazio collettivo più grande dell’edificio, tanto da essere utilizzata spesso per l’ottima acustica. Le sue volte in cemento a vista, molto elaborate dal punto di vista statico, presentano una successione di superfici curve che forniscono un buon livello di illuminazione allo spazio sottostante.

    Laghi, cascate
    Biotopo a terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    Il biotopo “Pirchner Moos” si trova a 1.300 m d’altitudine ed é leggermente inclinato verso sud. Il basamento geologico del biotopo è formato dal granito di Bressanone. Il biotopo mostra due differenti ambienti vegetativi. Nella zona centrale troviamo una piccola torbiera bassa con margini caratterizzati dalla presenza di torbiera alta. Il piccolo biotopo umido è circondato da prati inumiditi, bosco rado e siepi. Nella parte paludosa troviamo diversi tipi di muschio, tra cui il muschio della torba, ma anche la biondella, la fogliolina centrale, la poa, la sanguisorba, la carice e diversi tipi di orchide. In passato i prati umidi vennero utilizzati per la produzione di foraggio e strame per cavalli. La varietà di piante del biotopo offre riparo e a molti animali. Qui troviamo le meravigliose libellule reali e, in particolari condizioni meteorologiche, si possono ammirare anche le salamandre maculate. Il falcone buteo ama soprattutto gli spazi aperti del prato da taglio. A nord del biotopo, alla sommità dell’Hohenbichl, corre la „linea della Pusteria“, il confine tra la placca rocciosa sud-alpina e quella orientale. Questa linea tettonica è una delle linee sismiche più importanti delle Alpi. Punto di partenza: parcheggio centrale Terento
    Arte e cultura
    Recupero della piazza dell’Abbazia di Novacella
    Varna, Bressanone e dintorni

    Le superfici antistanti l’abbazia dei Canonici Agostiniani sono state utilizzate per molti anni come parcheggio per le auto. Poiché erano circondate da edifici di notevole pregio storico, era necessario valorizzarle attraverso una risistemazione complessiva della piazza. L’intervento si è articolato in tre settori: l’area di accesso dall’esterno, la piazza dell’Abbazia e l’accesso alla porta del convento. La piazza è stata ribassata di 1,5 metri per restituire alle facciate prospicienti le proporzioni originarie. Al centro è stata inserita una piastra di acciaio da cui scaturisce uno zampillo d’acqua. Un salto d’acqua fiancheggiato da gradoni in legno utilizzabili come sedute delimita la piazza, costituendo una sorta di tribuna per le rappresentazioni all’aperto. In caso di maltempo è possibile anche allestire un tendone sorretto da pilastri di acciaio e fissato tramite tiranti. Tutti i nuovi elementi di arredo, quali pavimentazioni, parapetti, gradini ecc., sono stati realizzati in granito prendendo come riferimento il complesso abbaziale.

    Chiese e abbazie
    Santa tomba
    Luson, Bressanone e dintorni

    Santa tomba nella chisa San Kiliano aperto nel periodo di Pasqua il giorno giovedi, venerdi´sabato

    Fortezze e castelli
    Borgo medievale Chiusa
    Chiusa, Bressanone e dintorni
    Città di artisti e di Dürer 
    La località medioevale di Chiusa, dominata dalla rocca di Sabiona è nota come la "cittadina di Dürer ". Teatro un secolo fa di una vivace vita artistica, Chiusa ospitò infatti anche il grande maestro durante il suo viaggio in Italia. Il ritratto che l’artista fece di Chiusa si ritrova sullo sfondo della figura allegorica "Das große Glück".
    Ancor oggi Chiusa si annovera fra i più bei centri storici d'talia: le facciate merlate dei palazzi, gli ampi bovindi e gli antichi stemmi delle locande hanno affascinato il club "I borghi più belli d'Italia".
    Arte e cultura
    Scuola materna di Terento
    Terento, Bressanone e dintorni

    Le proporzioni ben riuscite, la distribuzione dei volumi costruiti e il legame con il contesto inseriscono armoniosamente l’edificio nel tessuto del paese, al punto che si potrebbe quasi considerare questa architettura come una reinterpretazione delle forme della casa altoatesina senza le solite decorazioni alpine. I tetti fortemente inclinati, le pareti piene con le facciate forate e il contatto diretto con il terreno senza la presenza di un basamento sono infatti una ripresa della tradizione architettonica locale. Le zone vetrate di collegamento tra i vari corpi edilizi e l’accurata progettazione di dettaglio sono tipiche della nostra epoca, mentre le opere in legno fanno rivivere la tradizione dei carpentieri e dei falegnami locali. Da queste premesse nasce un ambiente a misura di bambino, caratterizzato da un’atmosfera naturale e da un elevato grado di benessere.

    Chiese e abbazie
    Abbazia Agostiniana di Novacella
    Varna, Bressanone e dintorni

    L’Abbazia dei canonici regolari di Sant’Agostino a Novacella fu fondata nel 1142 dal vescovo di Bressanone Hartmann, divenendo nei secoli uno dei centri spirituali più salienti dell’antico Tirolo. Oggi abbraccia opere di epoche artistiche diverse, fra cui spiccano vere e proprie perle architettoniche come il Castel Sant’Angelo, sito all’ingresso del complesso conventuale, la chiesa barocca e il museo dell’Abbazia, che racchiude dipinti tardomedievali su tavola e splendide testimonianze di arte amanuense come i “manoscritti illuminati”. La biblioteca dell’Abbazia di Novacella è considerata una delle più insigni del territorio germanofono meridionale. Il mulino, le opere idrauliche e la cantina pongono invece in risalto il ruolo economico e produttivo svolto da sempre dall’Abbazia a fianco di quello spirituale. Attorno dell’Abbazia di Novacella si trovano i vigneti più settentrionali dell'Italia che producono famosi vini bianchi, come il Sylvaner, il Müller Thurgau e il Kerner.

    Altre informazioni sull’ abbazia di Novacella:

    Visita senza guida da lunedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 17.00

    Visita al monastero (con prenotazione)
    da lunedì a sabato alle ore 11.00 e 14.30

    Visita ai vigneti con degustazione (con prenotazione)
    da lunedì a venerdì alle ore 16.00; sabato alle ore 14.30

    Giardino storico: All’entrata del complesso dell’Abbazia è situato il giardino storico, riaperto al pubblico nell’estate del 2004 dopo intensi lavori di restauro. Il giardino storico è visitabile autonomamente dal giovedì al sabato dalle ore 10:00 fino alle ore 17:00. senza visita guidata.

    L’abbazia di Novacella è chiusa la domenica e durante le festività religiose.

    Arte e cultura
    Museo della Farmacia Peer
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Il Museo è situato accanto alla farmacia Peer, in uno dei palazzi cittadini più antichi di Bressanone. Le vetrine e gli ingressi del negozio, rivestiti con profili in metallo scuro e lamiera di acciaio, sono ritagliati con grande sensibilità nella facciata intonacata al piano terreno. Al museo si accede percorrendo un passaggio coperto da volte gotiche, sotto le quali sono appese alcune eleganti vetrine con i telai in metallo scuro. Le strutture storiche dell’edificio, con le scale che immettono al piano superiore, sono state interamente riportate alla luce e dotate di inserti moderni chiaramente riconoscibili. Lo stesso principio si estende alle sale espositive parzialmente rivestite con le pannellature in legno originarie, dove una serie di moderne vetrine curate nei dettagli presenta 400 anni di storia della farmacia.

    Arte e cultura
    Libera Università di Bolzano, campus di Bressanone
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Bolzano è stata decentrata a Bressanone. A un primo sguardo questa rigida architettura moderna che si contrappone al vicino Palazzo vescovile può sembrare quasi irritante, ma a un’osservazione più attenta le sue qualità architettoniche e urbanistiche emergono pienamente. Il grande volume a pianta quadrata, infatti, corrisponde più o meno alla scala del Palazzo vescovile mentre il piano terreno sovrastato da tre livelli superiori interamente vetrati ripropone un tema tipico della città, quello dei portici. La corte interna con le sue piccole piazze riprende come motivo ordinatore le strette strade e i pozzi di luce molto diffusi nel tessuto storico di Bressanone. Con grande coerenza i materiali sono ridotti, all’interno e all’esterno, al vetro e al calcestruzzo a vista. L’essenzialità degli allestimenti interni si adegua ai ritmi della didattica, basata su una quiete e una concentrazione quasi monacali.

    Laghi, cascate
    cascate di Barbiano
    Barbiano, Bressanone e dintorni

    Il Rio Ganda che nei pressi di Colma si getta nelle acque dell’Isarco, scorre per circa 6 chilometri. Superando un dislivello di 1510 metri, il torrente precipita quindi a valle su diversi gradoni di roccia. L’ultimo salto, di 85 metri, è il più alto e spettacolare. Lungo un romantico sentiero è possibile salire a piedi fino alla cascata superiorire.

    Arte e cultura
    Casa di tronchi accatastati
    Luson, Bressanone e dintorni

    Questa casa unifamiliare alquanto originale, che spicca in un contesto di edilizia rurale abbastanza recente, si compone di due parti distinte: da un lato le strutture originarie di una casa contadina vecchia di 300 anni, in cui vive da molte generazioni la famiglia dell’architetto stesso, dall’altro la nuova addizione sepolta sotto un cumulo di pesanti tronchi d’albero. L’idea di abitare sotto una catasta di tronchi è venuta ad Armin Blasbichler già da bambino, quando giocava nel bosco, e da adulto non ha fatto altro che tradurla in pratica razionalmente. In realtà sotto i tronchi grezzi non si nascondono ambienti freddi e oscuri, ma pareti vetrate e aperture che danno origine a un raffinato gioco di luci. Degni di nota sono anche la varietà di materiali utilizzati, dal cemento grezzo con inseriti frammenti di vetro all’acciaio ad alta brillantezza della cucina, e i molti virtuosismi progettuali risultato della fantasia dell’architetto.

    Musei
    Archeoparc Velturno
    Velturno, Bressanone e dintorni

    L’istituzione dell’Archeoparc di Velturno segna la fine di due decenni di interventi da parte dell’Ufficio Beni Archeologici di Bolzano nella località Tanzgasse. La struttura renderà possibile preservare i resti archeologici dagli agenti atmosferici e permetterà anche la prosecuzione delle ricerche in futuro. Se fino ad ora una gran parte delle ricerche si sono concentrate sulle strutture nel luogo di culto dell’età del Rame, sarà dunque possibile in futuro indagare anche gli strati sottostanti, le fasi più antiche di questo santuario preistorico, del quale sappiamo che deve essere stato in uso per un periodo relativamente lungo caratterizzato da ampliamenti e ristrutturazioni, forse anche in conseguenza dell’evoluzione delle credenze religiose nel corso del tempo. 

    Arte e cultura
    Scuola elementare di Rodengo
    Rodengo, Bressanone e dintorni

    Situato lungo il bordo di un pendio che termina sul fiume Rienza con il castello di Rodengo, il complesso scolastico si presenta come un cubo bianco ben visibile da lontano. La costruzione è disposta su quattro livelli, di cui quello interrato raggiungibile dall’esterno tramite una lunga rampa ospita un centro giovanile e i laboratori di educazione tecnica. Dall’atrio di ingresso si gode un’ampia vista sulla valle; sullo stesso piano trova la mensa, mentre le aule scolastiche sono localizzate ai piani superiori. L’edificio con struttura portante in calcestruzzo è rivestito esternamente con intonaco ruvido ed è forato da grandi finestre distribuite regolarmente, che con le loro cornici lisce e bianche comunicano un senso di quiete. Anche gli interni sono completamente bianchi: solo i pavimenti in caucciù rosso e i servizi igienici rivestiti di piastrelle gialle introducono un tocco di colore nella scuola, la cui offerta didattica è completata dall’asilo infantile annesso.

    Fortezze e castelli
    Rovina Aschburg a Terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    Nel 1256 il Castello di Prato Drava chiamato anche rovina Aschburg fu menzionato per la prima volta in documenti storici. In origine il castello apparteneva ai „Rodank-Dienstleuten von Asch.“ Circa 50 anni fa si poteva ammirare ancora una parte della torre nel cui centro cresceva un abete rosso avvolto dal mistero. Nel 1970 durante la ricerca di un presunto tesoro la torre è stata fatta saltare in aria con la polvere da sparo. Il castello fu eretto da Arnold V. di Schöneck come maniero per la caccia. La leggenda racconta che i suoi figli alla fine della loro vita derubavano e rapinavano la gente. Per questo il castello viene chiamato anche „Rabaschlössl“ – castello dei briganti. Punto di partenza: parcheggio centrale Terento
    Chiese e abbazie
    L'impianto idrico a pressione naturale
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Un cartello nella gola della Rienza informa della costruzione negli anni cinquanta sull’altopiano di Naz dell’impianto idrico a pressione naturale di Luson, lungo 11 chilometri. In seguito a quest’opera pionieristica la vita sull’altopiano di Naz è cambiata completamente. In una regione secca e povera si è sviluppato un fiorente paesaggio dal grande fascino turistico.

    Nell’anno 1983 è stata eretta in piazza del paese di Naz una fontana con il busto di bronzo raffigurante il fondatore del consorzio di miglioramento fondiario di Naz e dintorni, Jakob Auer detto “Flötscher”. Auer fu forza trainante nella costruzione dell’impianto di irrigazione a pressione naturale, che ancora oggi fornisce l’acqua al terreno normalmente secco dell’altopiano.

    Arte e cultura
    Casa Brunner, Maso Lampele
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    I pendii a vigneti di Novacella sono caratterizzati dalla presenza di lunghi muri in pietra a secco. Su una di queste strutture di contenimento è disposto il gruppo di due case unifamiliari con un’ala di collegamento. La struttura portante in legno dell’edificio più grande poggia sul piano terreno, anch’esso in pietra a secco, mentre il blocco più piccolo interamente in legno è a contatto diretto con il terrazzamento. Tra le due costruzioni si estende un’area a giardino con uno specchio d’acqua naturale. Le pareti inclinate verso l’esterno e rivestite in tavole di legno orizzontali proteggono le facciate dalla pioggia battente. Le finestre sono profondamente intagliate nelle murature oblique tanto da sembrare delle vere e proprie logge. Gli interni sono caratterizzati da una successione di ambienti insolitamente fantasiosi, con le pareti bianche e in alcuni casi colorate e un impiego diffuso del legno. Con la legna di scarto della propria attività di carpentiere il capofamiglia soddisfa il fabbisogno termico di entrambe le abitazioni.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Maddalena a Fiumes
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    La casa di Dio costruita sulla collina è stata consacrata nel 1281 a Santa Maddalena ed è considerata il luogo di culto più bello dei dintorni. La struttura attuale della chiesa risale però al 1500.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Egidio
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    La chiesa di S. Egidio è una costruzione tardo gotico ed è stata finita sotto la direzione di Thomas Maurer nel 1532. La costruzione originaria è stata consacrata già nel 1173. L’arredo interno è in stile neogotico e risale al 1880. Sull’altare maggiore si può ammirare una statua che rappresenta S. Egidio, il patrono della chiesa e della coltivazione di vigne. Vicino alla parrocchia si trova la cappella del Santo Sepolcro, costruita in onore del Santo Sepolcro di Cristo. È dotata di figure della Passione di Cristo, scolpite in legno, di un bel crocefisso ed un altare mobile. Nel campanile sono appese due campanelle, che vengono suonate soprattutto quando è in arrivo un forte temporale.

    Fortezze e castelli
    Vicolo F.-v.-Defregger
    Villandro, Bressanone e dintorni

    L'antico centro storico del paese, i vicoli stretti e le due torri gotiche sono il simbolo inconfondibile del paese di Villandro e servirono come sfondo per la pittura "Das letzte Aufgebot".

    Musei
    Zona archeologica Plunacker - Villandro
    Villandro, Bressanone e dintorni

    L’Archeoparc presso il campo Plunacker è uno dei più importanti luoghi di ritrovamento archeologici più importanti dell’arco alpino. Le tracce degli insediamenti risalgono al periodo dal Mesolitico al Neolitico e dall’Età del Bronzo fino all’epoca Romana. Si tratta di un intervallo di tempo di ben 7.000 anni! L’attrazione principale è rappresentata senza dubbio dall’abbondanza di resti di edifici di epoca Romana e medievale.

    Per una casualità, il sito fu scoperto nel 1976 in occasione di scavi e successivamente negli anni 80 furono portati alla luce diversi edifici. Nel frattempo, il sito occupato dall’Archeoparc Villandro si è esteso su 1.600 m². Accanto, è stata allestita un’esposizione permanente con anfore e tanti altri oggetti ritrovati.

    Visite guidate sono possibili fuori dagli orari di apertura su richiesta.
    Ulteriori informazioni: Tel. +39 3355474663 o e-mail: mari.erlacher@gmail.com.

    Arte e cultura
    Centro di arrampicata Vertikale
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    A nord del centro storico di Bressanone si trova una zona dedicata allo sport con il complesso di piscine Acquarena. Il risultato di un concorso per l’ampliamento dell’area prevedeva l’edificazione di una palestra di roccia coperta – ­l’unico intervento finora realizzato – accanto a una scuola di musica e a un garage interrato. Il centro di arrampicata richiedeva di raggiungere una certa altezza e la soluzione trovata è un volume cubico che spicca nel tessuto edilizio circostante tanto da essere diventato un vero e proprio landmark. La sua trasparenza permette di osservare dall’esterno la palestra ma anche di godere dall’interno di una bella vista sulla città; inoltre è una costruzione che risponde a precisi criteri di sostenibilità ambientale. La struttura in calcestruzzo armato con le facciate in acciaio e vetro è rivestita con una seconda pelle di pannelli metallici forati ondulati e dorati che illuminano l’interno con una luce morbida senza ombre nette. Al centro si accede salendo una scalinata monumentale che in futuro servirà anche la vicina scuola di musica.

    Musei
    Museo locale Gudon
    Velturno, Bressanone e dintorni

    Il museo del paese offre uno scorcio della vita e cultura dei contadini in Alto Adige. La collezione del Museo di Gudon ha tre temi portanti: cultura popolare contadina, artigianato e arte locale. Il museo ospita una “Rußküche” originale (caratteristica cucina per affumicare), svariati mobili contadini e oggetti d’uso quotidiano, che formano un unico allestimento. Un laboratorio del calzolaio offre uno sguardo sulla complessitá di questo antico mestiere. Particolarità del museo è l’angolo dedicato al pittore meranese Josef Telfner, che visse a lungo a Gudon. Telfner dipinse acquarelli con diverse vedute del paese, di cui ritrasse inoltre numerosi abitanti.

    Su richiesta visite possibili tutto l'anno: Tel. 0472 84 73 99 (Otto Schenk)

    Musei
    Museo dei minerali Naz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Il Museo dei minerali è la collezione privata di Markus Klement (*10 aprile 1963, Bressanone). Con oltre 1.500 esemplari esposti provenienti da 50 paesi diversi, è una delle più grandi collezioni di questo tipo nelle Alpi europee.

    Arte e cultura
    Hotel Pupp
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    L’edificio occupa una posizione strategica ai margini del centro storico, mediando tra la successione ininterrotta delle facciate storiche e gli edifici vicini più recenti. Si tratta di un’architettura chiaramente contemporanea che si impone sul contesto, gioca con le proporzioni dell’edificato circostante e crea tensione con i suoi volumi parallelepipedi impilati e sfalsati. L’impiego di una struttura portante in cemento armato rivestita con un intonaco speciale impermeabile ha permesso di ricavare una serie di sbalzi e arretramenti nel corpo di fabbrica alto due piani. Questo trattamento dei volumi permette di ricavare davanti alle camere delle zone scoperte illuminate dall’alto come piccole corti, che creano un senso di protezione e di intimità. Un ulteriore taglio sulla copertura lascia penetrare la luce all’interno dell’edificio. La terrazza a verde sulla sommità dell’albergo offre una piacevole vista sui tetti della città e sulle montagne che circondano la conca di Bressanone.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di S. Margherita a Sciaves
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    A Sciaves si trova la chiesa parrocchiale tardo gotico S. Margaretha che è stata consacrata ne 1281, i lavori però sono terminati solo nell'anno 1454. Alla fine del Settecento l'interno ha avuto un rifacimento barocco. Il portale è incorniciato in pietra. Da menzionare è il campanile insolitamente alto e slanciato (72m). La capella è addossata sul lato nord della chiesa.

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