È… Alto Adige

La Prinoth, con sede a Vipiteno, si è affermata come leader mondiale nel settore dei battipista. Il suo successo si basa sul coraggio di investire in nuove tecnologie e su un chiaro impegno verso l'innovazione. L'azienda riflette appieno le caratteristiche tipiche dell'Alto Adige: tenacia e spirito pionieristico.

Quando Valeria Caldarelli parla della sua attività, lo fa con un sano idealismo. "Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma non c'erano alternative." L'albergatrice, che vive vegana dal 2005, ha realizzato un progetto del cuore con il La Vimea a Naturno: l'intero hotel è vegano.

L'idea innovativa della parete in legno massiccio brevettata è venuta a Herbert Niederfriniger quando stava pensando alla casa dei suoi sogni. Oggi l’ex forestale e fondatore di Holzius a Prato allo Stelvio insieme ai suoi 60 collaboratori si impegna a realizzare case e hotel in legno, sostenibili e vicine alla natura utilizzando il legno della Val Venosta.

"Perché comprare se possiamo farlo noi?" si chiese un giorno un piccolo birrificio tradizionale con un'osteria a conduzione familiare vicino a Merano. Da quel momento, la decisione era chiara: avrebbe prodotto la propria birra. Tra ricette innovative e un'ampia conoscenza dell'arte della birrificazione, nacque Freedl, la prima birra artigianale analcolica d'Italia.

Grazie all'utilizzo dell'irrigazione a goccia, alla semina mirata per promuovere la salute del suolo e all'installazione di reti antigrandine, l'innovativo coltivatore di mele Siegfried Schnitzer dimostra con il suo nuovo frutteto come sia possibile realizzare una coltivazione sostenibile delle mele.

Per l'esperto di gestione alberghiera e chef Hannes Rainer, la natura è al centro delle sue azioni - e di conseguenza gestisce in modo sostenibile il Naturhotel Rainer in Val di Giovo. In questo, i suoi partner naturali lo affiancano - come l'agricoltore Florian, con il quale testa metodi tradizionali di conservazione per le sue verdure.

Andreas Stolz non è un tipico bevitore di birra. Non gli è mai piaciuta veramente. Ciononostante, insieme al suo migliore amico, ha voluto cambiare le carte in tavola, decidendo di scompigliare un po’ il settore della birra altoatesino. Nel suo maso di Varna, vicino a Bressanone, ora fabbrica birra con il Marchio di Qualità Alto Adige.

Klaus Kargruber, della Valle di Casies, ha più di 400 galline, alle quali dà da mangiare mangimi senza OGM e acqua. Con il suo pollaio mobile, poi, si sposta dove l’erba è più verde e rigogliosa. 365 giorni all’anno. Sostenuto sempre dalla sua famiglia.

Nonostante sia rimasto a lungo senza grano, l’Alto Adige conta oggi 55 agricoltori che hanno ricominciato a coltivare cereali autoctoni. In questo modo, hanno ripristinato il ciclo naturale della produzione di pane. Un’evoluzione di cui il mastro mugnaio Rudolf von Berg è molto orgoglioso. 

Michael Komiss è un coltivatore di mele di Bolzano, ma non solo. Da quando suo padre, dopo un viaggio, rimase stregato dalla Germania, essicca le sue mele e le trasforma in deliziosi spuntini. Da ben 18 anni. Senza additivi, autentici nel sapore, dolci per natura. Un vero e proprio supersnack.