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    Luoghi particolari a Laives

    Laives offre una varietà di attrazioni imperdibili. Visita monumenti storici, passeggia per sentieri panoramici e scopri il
    fascino di questa incantevole località. Un'esperienza perfetta per tutti gli amanti della cultura e della natura.
    Risultati
    Chiese e abbazie
    La Madonna di Pietralba
    Laives, Bolzano e dintorni

    La tradizione racconta di un piccolo contadino di nome Leonardo, colpito da grave infermità. Precipitato un giorno da un profondo dirupo, gli apparve la Vergine che gli promise aiuto se egli erigeva una cappella in suo onore. Maria - così la leggenda - aggiunse: "Affinché tu non dubiti della mia promessa, tu giacerai qui per 9 giorni consecutivi senza cibo né bevanda. Solo al nono giorno i tuoi famigliari ti troveranno. Non scordare le mie parole." Tutto si svolse come la Visione aveva predetto, sennonché Leonardo dimenticò la promessa e ricadde quindi nel'antica infermità. Da allora in poi si vide di ardere sul posto una luce misteriosa. Leonardo si rammentò della promessa fatta, si accinse al lavoro e recuperò la salute. Procedendo nello scavo egli rinvenne una statuina raffigurante la Pietà. Ed egli, terminata la cappella, vi collocò l'immagine. Con il tempo la Madonna di Pietralba divenne un lungo di culto molto frequentato.

    Ai tempi delle chiusure di molte chiese e abolizioni di monasteri, anche il convento di Pietralba – fondato dai Serviti nel 1720 – subì la stessa sorte. Si dovette al più presto decidere a quale chiesa affidare la sacra immagine perché fosse ancora accessibile alla venerazione dei fedeli. Il Governo di Innsbruck, con il decreto del 7 luglio 1787, scelse la Chiesa di Laives.

    Arte e cultura
    Municipio di Laives
    Laives, Bolzano e dintorni

    All’origine dei progetti per la sede comunale e l’ampliamento della vicina chiesa c’è un concorso di progettazione urbana per il riassetto del centro storico di Laives. La torre del municipio con la grande piazza antistante rappresenta un segno urbano caratteristico che rende il complesso immediatamente riconoscibile come edificio pubblico. Formato da due corpi disposti a L, ha il fronte nord interamente vetrato e fiancheggiato da un colonnato alto quattro piani che sorregge l’ampia sporgenza del tetto. Per il rivestimento della facciata è stato utilizzato il porfido locale proveniente dalla più grande cava d’Europa, situata nei dintorni di Bolzano. Gli altri materiali principali sono il metallo di colore scuro, utilizzato lungo tutte le facciate finestrate, e il rame patinato che forma la copertura. In corrispondenza dell’ingresso, il visitatore è accolto da uno spazioso atrio alto tre livelli che immette con grande naturalezza nei luminosi ambienti interni.

    Chiese e abbazie
    Parrocchia al S. Giuseppe Lavoratore
    Laives, Bolzano e dintorni

    La chiesa a Pineta è la più giovane nelle vicinanze di Laives. Nel 1963, il 15 settembre, il Vescovo Ausiliare Monsignor Enrico Forer benedì la prima pietra della chiesa. Per la realizzazione della chiesa serviva molto denaro e molte persone disponibili all’aiuto. Questo portò al punto in cui molti abitanti aiutarono volontariamente, tra cui c’erano gli Alpini e il „Gruppo Belga“. Prima che finirono le costruzioni nell’interno della chiesa non erano stati messi ne sedie, ne panche. Successivamente Don Domenico iniziò a celebrare la prima Santa Messa nel 1969 e a svolgere tutta l’attività religiosa nella nuova chiesa, che fu dedicata a „San Giuseppe artigiano“.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale del sacro apostolo Giacomo
    Laives, Bolzano e dintorni

    Con l’incremento demografico del paese, la chiesetta romanica ben presto era diventata insufficiente, oltre che scomoda e non più rispondente alle necessità di una comunità in crescita. Era necessario dunque pensare ad una nuova chiesa nel centro del paese. La prima pietra fu posata nel 1951 e l’opera fu terminata nel 1954. Nel 1964, dieci anni dopo l’apertura al culto, la nuova chiesa parrocchiale fu consacrata dal vescovo Josef Gargitter.

    Fortezze e castelli
    Rovine di Laimburg
    Caldaro sulla Strada del Vino, Bolzano e dintorni

    Laimburg si trova sulla via che fin dai tempi antichi congiungeva la Val d’Adige con il lago di Caldaro. C’è la possibilità di accesso dalla parte dell’insellatura verso il Monte di Mezzo. Il Castello Laimburg fu costruito nel duecento come appostamento e prestava servizio alla sicurezza del passaggio fino al cosidetto “Kreithersattel”, il quale connette la Val d’Adige con l’Oltradige attraverso il Monte di Mezzo. Inizialmente il castello fu costruito in stile romanico, dopo la rinnovazione Laimburg fu ampliato in stile gotico. Fino nel seicento il castello rimase una rovina, finché nel 2002 fu ristrutturato totalmente e fino ad ora è un luogo aperto al pubblico.

    Chiese e abbazie
    Vecchia Chiesa Parrocchiale S. Leonardo
    Bronzolo, Bolzano e dintorni

    Uno dei più bei sagrati in Alto Adige lo troviamo a Bronzolo. È la chiesa di San Leonardo che fu costruita nel 1500, proprio nel periodo romanico – tardo gotico. Ha un campanile che proviene dal predecessore del Duecento e ha un tetto piramidale. Si tratta di una costruzione navata con una cappella laterale e con una volta a forma di stella costale. 

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di San Giacomo
    Laives, Bolzano e dintorni

    La chiesetta fu citata per la prima volta nel 1237. Il patrono principale è l’apostolo Giacomo il Maggiore, ma è stata dedicata anche alla Santa Barbara e a San Cristoforo. Originariamente la chiesetta era una costruzione di una casa lunga di edificio romanico, che fu adattata alle nuove norme di architettura gotica del XV secolo. Il vecchio altare gotico, anche datato del XV secolo è ancora conservato all’interno della chiesetta.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale S. Maddalena
    Vadena, Bolzano e dintorni

    In tempi passati la chiesa parrocchiale S. Maddalena era la cappella di un castello. La cappella é stata costruita nel 1304 e dedicata al culto di S. Maria di Loreto. Nel 1797 fu necessario intraprendere alcuni lavori di ristrutturazione ed ampliamento e la capella divenne una chiesa parrocchiale. Nel 1804 il patronato della chiesa è stato trasferito alla S. Maddalena.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S. Pietro
    Laives, Bolzano e dintorni

    La chiesetta San Pietro è l’emblema del Comune di Laives, raffigurata anche nello stemma. È situata su una collina sopra Laives e risale dal 12° secolo. La cappella era originaria del castello Lichtenstein. Dell’antico castello costruito nel 1160 e distrutto nel 1290, del quale faceva parte anche una rocca sottostante, restano solo poche rovine accanto alla chiesetta. Oggi si può visitare la cappella solo dall’esterno. All’interno si trova solo l’altare in pietra con il piatto di mensa.

    Chiese e abbazie
    Parocchia Beato Enrico da Bolzano
    Laives, Bolzano e dintorni

    L'edificio sacro più recente di tutto il territorio comunale di Laives è la Chiesa del beato Enrico, patrono di Bolzano. Con le donazioni che sono state raccolte da benefattori, è stata possibile la realizzazione della chiesa. Ora i loro nomi sono ricordati da un'iscrizione all'interno dell'edificio. Nella chiesa ci sono tre altari, l'incona dell'altare principale raffigura il beato Enrico. Il campanile è dotato di una campana unica.

    Chiese e abbazie
    Torre della vecchia chiesa Maddalena
    Vadena, Bolzano e dintorni

    Solo il campanile che si erge presso il maso Birti indica oggi il luogo, dove nel XVI secolo sorgeva la vecchia chiesa curaziale. Il campanile è alto 24,6 m e lo spessore dei muri varia dai 70 a 90 cm. Sul muro sud-orientale del campanile sono ancora visibili le tracce dell’olatura del tetto di un’annessa costruzione. Nella cella campanaria pendevano tre campane: una di rispettabili dimensioni e due più modeste. Nel 1743/44 il vento aveva divelto la sfera sommitale del campanile. Nel 1755 la chiesa fu ancora una volta vittima di una spaventosa inondazione dell’Adige. Gli abitanti di Vadena pensarono allora di trasferire la chiesa curaziale nella cappella del castello. Nel 1794 la chiesa dovette essere rilasciata una seconda volta a causa di un ripetuto allagamento, l’acqua superò la mensola dell’altare e molto venne distrutto. Il 2 luglio 1795 venne stabilito un contratto tra il proprietario della cappella del castello Menz e i vicinati a Vadena e la capella del castello diventò la nuova chiesa curatoria. Nel 1796 la chiesa Santa Maria Maddalena venne abbattuta. Il campanile è l'unica parte rimasta. 

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù
    Bronzolo, Bolzano e dintorni

    La chiesa originaria di San Leonardo a Bronzolo era diventata troppo piccola. Per questo fu costruita la nuova chiesa parrocchiale in stile neoromanico nel 1896. È una basilica con il piano chiaro finestrato, la lastra piatta e il campanile con tetto piramidale. La chiesa è stata inaugurata nel 1897 e dedicata al sacro Cuore di Gesú.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale S. Antonio e Nicolò a Laives
    Laives, Bolzano e dintorni

    La chiesa parrocchiale di Laives, dove passato e futuro s’incontrano.

    La prima documentazione scritta della chiesa parrocchiale di Laives costruita in stile romanico e contenente al suo interno la preziosa Pietà di Pietralba risale al 1286. Fu il curato di Laives Johann von Kolb nel 18esimo secolo, in seguito alle repressioni ecclesiastiche, a portare la madonnina al sicuro af­finché si possa ancora oggi ammirare nella sua forma originale. Già negli anni ‘70 del secolo scorso si pensava ad un ampliamento del­la chiesa parrocchiale. La comunità parrocchiale in lingua italiana chie­se inizialmente di avere una propria canonica ma l’allora vescovo Joseph Gargitter insistette sulla necessità di unire maggiormente i due gruppi lin­guistici e quindi si optò per un amplia­mento del complesso già esistente. I lavori iniziarono nel 2000 e si conclu­sero 4 anni dopo. La nuova chiesa dal­la geniale unione tra antico e moderno venne quindi inaugurata. La partico­lare forma a tenda sta a simbolizzare “l’accoglienza”, “la casa”, “l’amicizia” ma anche la consapevolezza spirituale che guida il popolo alla sua patria eter­na. Come simbolo del cristianesimo sorge una grande croce sopra l’altare che raffigura la resurrezione di Cristo. Le luci che illuminano l’interno della chiesa in diversi punti rappresentano Cristo, la luce del mondo.

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