Entrata libera!
Come sono nate le Dolomiti? Quali sono i fiori e le piante tipiche della zona? E quali animali vivono in questi boschi? A queste e a molte altre domande rispondono i Centri visite dei parchi, che raccontano i segreti della natura in maniera divertente facendo conoscere ai più piccoli - ma anche ai più grandi - le meraviglie di questi luoghi.
L`avimundus è il quinto centro visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio e si trova a Silandro.
Offre uno spaccato del mondo degli uccelli e della loro affascinante e diversificata biologia, in una mostra permanente. I visitatori hanno a disposizione una ricca scelta di documentari sugli uccelli e il loro habitat e una stazione multimediale che presenta tutte le specie di uccelli che nidificano regolarmente in Alto Adige.
Ingresso: 3 Euro, bambini da 6 anni 2 Euro
Centro Visite del Parco naturale Sciliar-Catinaccio: L'area del Parco naturale Sciliar-Catinaccio ha una storia variegata, non solo nella sua origine primordiale. La flora e fauna che ne sono derivate, così come la coltivazione da parte dell'uomo con le sue usanze e i suoi miti, hanno lasciato le loro tracce. La mostra nel centro visite del Parco naturale cerca di riflettere tutti gli aspetti di questo territorio: la geologia unica, che ha principalmente contribuito alla nomina delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale UNESCO, così come la flora e fauna, che hanno sempre attratto e ispirato molti scienziati e amanti della natura. Gli abitanti di questa zona hanno contribuito in modo significativo alla conservazione di questo prezioso paesaggio culturale e naturale.
Il Centro visite del Parco naturale di Fanes-Senes-Braies è stato costruito a San Vigilio di Marebbe, all’inizio della Val di Rudo. Il Centro visite è come una finestra aperta sul parco naturale: attraverso media interattivi, video e panelli si può entrare nel mondo dei segreti di questa area protetta. Le rampe, che caratterizzano l’architettura interna, collegano diversi piani e il visitatore si muove come in una spirale attraverso le varie vetrine espositive che trattano temi come la formazione delle Dolomiti, l’orso delle Conturines scoperto nel 1987, gli ambienti naturali più importanti del parco, oltre ad un rilievo tridimensionale che raffigura la morfologia del territorio. Attraverso una serie di immagini il visitatore ha la possibilità di visitare in modo virtuale i posti più belli del parco. Oltre all’alpicoltura con i suoi paesini tipici vengono presentati anche i prati di montagna ricchi di specie, come quelli dell’Armentara e di Pratopiazza e il mondo delle leggende ladine. I terrari, l’angolo per bambini con giochi e materiale per fare dei lavoretti come anche una biblioteca completano l’ambito espositivo.
Attenzione: il Centro Visite è aperto anche di domenica durante i mesi di luglio ed agosto!
L’acqua rappresenta l'elemento conduttore del centro visite. Il visitatore se ne accorge subito: l’acqua è ovunque! Attraverso una grande finestra panoramica con vista nella profondità del lago si può fare conoscenza con il mondo dei pesci oppure in altri 13 acquari si possono vedere circa 30 specie di pesci che vivono nelle acque dell'Alto Adige. Un modo unico e suggestivo di conoscere le differenti specie ittiche che vivono nei ruscelli di montagna, nei torrenti, nei laghi e negli stagni.
Nel Infopoint Dolomiti UNESCO Zannes viene rappresentata la lunga storia delle Dolomiti, unica nel suo genere, in una sequenza accelerata.
Gli ammassi rocciosi, che costituivano un tempo il fondo marino, si stagliano ora come imponenti cime, talvolta inclinate, compresse o piegate. Questo si riflette nel concetto architettonico dell'Infopoint.
Il Centro visite del Parco naturale Puez-Odle a S. Maddalena di Funes ha il compito di avvicinare il visitatore alla natura e di invitarlo a soffermarvisi. Una fotografia aerea del Parco naturale Puez-Odle sulla quale si può camminare invita il visitatore ad osservare il parco dalla prospettiva a volo d’uccello (maggio e giugno). Lo spazio espositivo “Toccare le montagne” tratta l’argomento principale del Parco naturale, ovvero la geologia delle Dolomiti. Il parco naturale Puez-Odle, nel cuore delle Dolomiti, è un'area naturale che si estende in parti delle valli: Val Badia, Val Gardena e Val di Funes. Racchiude principalmente due gruppi montuosi: il gruppo del Puez e quello delle Odle. Il Parco naturale Puez-Odle è talvolta definito “la miniera a cielo aperto” delle Dolomiti: quí si possono infatti, ammirare le variopinte successioni stratigrafiche delle rocce depositatesi nel corso del tempo. Nello spazio espositivo “Meraviglie della natura” c’è molto da scoprire: pellicce di animali, uova e penne d’uccello, calchi delle orme, tracce, palchi, reperti vari ed erbe medicinali … tutto questo può essere ammirato ed, in parte, addirittura toccato con mano. La sala “Conquistare le montagne” è dedicata soprattutto all’alpinismo: uno degli alpinisti più famosi in tutto il mondo infatti, Reinhold Messner, è originario proprio della Val di Funes. In un breve filmato egli ci racconta le sue esperienze in montagna. Nel “Cinema della montagna” invece sarà proiettato il film sul Parco naturale Puez-Odle.
L'acqua è l'elemento che caratterizza il Parco naturale Gruppo di Tessa come nessun altro. Non solo ha plasmato il suo paesaggio, ma ha anche un'influenza centrale sugli habitat del parco. E crea sfide per le persone, gli animali e le piante, sia dove manca che dove è presente in abbondanza.
Non è quindi un caso che la mostra permanente nel nuovo centro visite del Parco naturale Gruppo di Tessa a Naturno sia dedicata all'acqua. Con il motto "Verso l'acqua", il viaggio porta i visitatori non solo verso l'alto, attraverso l'imponente edificio a forma di chiocciola, ma anche dal fiume Adige nel fondovalle ai ghiacci eterni dei ghiacciai - e attraverso i vari livelli di altitudine del Parco naturale Gruppo di Tessa.
Adulti e bambini possono vivere il parco naturale in modo completamente nuovo e scoprire le complesse interrelazioni in modo ludico, vario e pratico. In ogni stazione della nuova esposizione permanente di 600 metri quadrati di superficie, i visitatori possono diventare attivi e attraversare tutti gli habitat: da quello mediterraneo a quello alpino, da quello secco a quello ricco di precipitazioni, da quello caldo a quello freddo.
Animali e piante presenti nei vari habitat sono presentati come in un gabinetto di curiosità. Ci sono anche stazioni speciali dedicate ai canali di irrigazione e ai pascoli alpini, alle fattorie e ai prati, dove sono richieste non solo attenzione, ma soprattutto curiosità e un po' di abilità. Lo stesso vale per un gioco tecnologico d'altri tempi, che dà un'idea di quanto sia appassionante la geologia del parco naturale con le sue diverse formazioni rocciose e la ricchezza di minerali. Il viaggio attraverso la mostra porta persino nel ghiaccio eterno dei ghiacciai e nel cuore di una frana, che fa rivivere la potenza distruttiva dell'acqua.
Il centro visite è un edificio dalle linee chiare che, come il paesaggio del Parco naturale Gruppo di Tessa, si protende verso l'alto. E poiché, oltre all'acqua, anche la luce è una caratteristica peculiare del parco naturale, le grandi finestre garantiscono sole e luce nelle ampie stanze - e una vista senza ostacoli su Naturno, sui suoi dintorni e, soprattutto, sul Monte Sole di Naturno. La vista migliore sulla montagna si gode dalla terrazza del nuovo centro visite, che si affaccia sul Monte Sole. E così sul mondo in cui i visitatori si sono appena immersi.
Si può concludere la visita al nuovo centro visite del parco naturale con una passeggiata rilassante nel parco di nuova creazione intorno all’edificio. Il parco è ricco di verde e di bacini d'acqua che si ricollegano al tema della mostra e prende il nome dal famoso collezionista di farfalle e ricercatore Bernardin Astfäller, anch'egli originario di Naturno.
Attraverso gli occhi dei bambini
Per il nuovo Centro visite del Parco naturale Gruppo di Tessa a Naturno sono stati creati oggetti espositivi unici, di cui alcuni sono basati sui disegni dei bambini. I bambini tra 4 e 6 anni si sono concentrati su 4 animali locali e li hanno dipinti e disegnati. Nella mostra speciale sono esposti i lavori di tutti i bambini che hanno partecipato a questo progetto. Chi riesce a trovare i disegni corrispondenti ai modelli di animali esposti nel centro visite?
Responsabile del centro visite: Annamaria Gapp
Apertura: aperto da marzo a novembre, da martedì a sabato, dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:00; luglio e agosto aperto anche la domenica. Chiuso nei giorni festivi, Ingresso libero
Paradiso per escursioni con estesi prati di larici! Il Salto è un'altopiano sopra San Genesio a ca. 1300 - 1400 metri e meta ideale per tutta la famiglia. A piedi, in passeggino, in bici o in sella di un Haflinger ... il Salto vi aspetta!
L’antica segheria „Lahnersäge“ a S. Geltrude, dove fino agli anni 80 i contadini della Val d’Ultimo portavano a tagliare la loro legna, è oggi un centro dedicato ai visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio in Val d’Ultimo. Oltre all’importanza dei boschi per l’uomo e la natura, il centro visite Lahnersäge chiarisce le funzioni del bosco in modo particolarmente affascinante. I visitatori fanno escursioni virtuali attraverso i vari ambienti del Parco Nazionale dello Stelvio e nel frattempo, sono fornite loro importanti informazioni sulle particolarità di quest’area protetta nella Val d’Ultimo.
Il centro visite culturamartell è nella Val Martello vicino al centro Trattla. Il museo si presenta come un museo moderno che spiega la vita e il funzionamento sulle fattorie di montagna. La casa del parco nazionale culturamartell ha un ascensore ed è quindi liberamente accessibile a tutti.
Il Centro visite Monte Corno si trova nell’ edificio del “Vecchio mulino” a 5 minuti dal centro paese di Trodena. Sotto il motto “Il mondo visibile e quello sommerso!” si presenta la biodiversità del Parco naturale Monte Corno. Inoltre, il visitatore troverá informazioni sulle particolarità geologiche, sulla fauna e flora tipica locale, paesaggi di siepi, torbiere e prati di larice. L’attrazione più spettacolare di sicuro è il vecchio mulino costruito nel anno 1948-49. È alto tre piani e l’unico mulino elevatore ancora funzionante in tutto Alto Adige. Viene messo in funzione durante l'estate per macinare il grano dei contadini di Trodena e d'intorni.
Nel 2020 il parco naturale Monte Corno festeggia 40 anni, mettendo al centro la biodiversitá.
Nei mesi di luglio, agosto e settembre il Centro visite rimane aperto anche la domenica.
Le tre costruzioni in legno, che hanno una forma simile ad un abete rosso, servono per informare i visitatori in modo insolito riguardante il potenziale dei nostri boschi e le possiblità dell'impiego del legno. Uno degli alberi è dedicato all'arte ed al formare giocoso. Gli alberi sono percorribili e collegati con ponti tra di loro. L'aspetto di un paese viene completato da alberi con informazioni e panchine. L'attrazione è particolarmente consigliata ai bambini e alle famiglie, poiché si trova accanto al parco giochi Waldwunderwelt ed è molto tranquilla.
Il centro visite è una panoramica del parco naturale delle Vedrette di Ries-Aurina.
Esposizioni e mostre illustrano le particolarità del parco. Impressioni audio-visive trasmettono un quadro della vita nel parco. Un filmato presenta il parco con prospettiva „a volo d‘aquila“. Un plastico tridimensionale da informazioni su cime, rifugi e percorsi. L‘orografia occupa un‘estensione che va dall‘Europa centrale fino all‘Artico e informa su fauna, flora, geologia e minerali. Il DVD „Lo scrigno della biodiversità“ e varie multivisioni ci portano nel mondo dei parchi naturali. Mostre straordinarie arricchiscono l´offerta.
Mostra temporanea 02.01.-29.03.25: Gli anfibi dell'Alto Adige:
Gli anfibi sono tra i più antichi vertebrati terrestri conosciuti. Anfibio significa "doppia vita". Questo descrive in modo perfetto il loro stile di vita: vivono in parte in acqua e in parte sulla terra ferma. La mostra informa e presenta animali vivi in ambienti artificiali.
Ingresso libero!
In fondo alla Valle Aurina, in prossimità del parcheggio pubblico di Casere, sorge una nuova struttura informativa del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina allestita in un edificio di legno, di costruzione semplice e moderna.
Il piano terra ospita un’esposizione sull’artigianato artistico e l’agricoltura dell’alta Valle Aurina. Inoltre vengono presentati i parchi naturali dell’Alto Adige e un plastico tridimensionale riproduce fedelmente la valle. Oltretutto la panoramica sul fondovalle invita ad un’escursione.
Al piano interrato un’esposizione interattiva e carica d’atmosfera presenta l’affascinante mondo di questa valle alpina. Il film “Vivere a Predoi” raccoglie alcune testimonianze degli abitanti del paese. Quattro sentieri oltre i confini rappresentano il cuore dell’esposizione e sono l’occasione per avvicinarsi alla varietà naturale e alla storia di questo territorio. Nella sala proiezioni il visitatore può godersi un bel cortometraggio sul Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina. Il cortometraggio "Panorama Predoi" ci regala le immagini dei paesaggi più alti del magnifico fondovalle.
Il Centro Visite è situato nel Grand Hotel di Dobbiaco e fornisce informazioni inerenti ai paesaggi naturali e culturali, alle possibili escursioni, agli avvenimenti storici e tante altre informazioni.
Alternando tra divertimento ed informazioni, la natura diventa percettibile, tangibile ed accessibile. Sono disponibili informazioni sui Parchi naturali dell'Alta Pusteria e sulla formazione delle Dolomiti, ad oggi Patrimonio Mondiale dell'umanità UNESCO. Al primo piano sono esposte mostre temporanee su tematiche attuali. Ingresso libero!
Al termine della strada della Valle Aurina, dove inizia il Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina, è stato realizzato un centro visite per gli escursionisti che partono da qui per le loro camminate. Dall’interno, guardando attraverso la grande vetrata sulla parete posteriore, è possibile individuare la meta della propria escursione come se ci si trovasse di fronte a un gigantesco schermo. Il basso edificio a copertura piana è realizzato in semplici tronchi di legno sovrapposti. Il rivestimento esterno e interno in tavole di legno verticali, le finestre e le porte ben distribuite e il bancone di legno caratterizzano l’unico ambiente, in fondo al quale, scendendo tre gradini, si raggiunge la vetrata panoramica fiancheggiata da riproduzioni fotografiche a tutta parete del mondo dei ghiacciai. Nel piano interrato, in calcestruzzo chiaro a vista, spiccano alcune vetrine nere con informazioni storiche sull’architettura di montagna della Valle Aurina. L’edificio è semplice ma piacevole.
Il Centro Visite „naturatrafoi“ si trova a Trafoi, lungo la strada che porta al Passo dello Stelvio
L’esposizione offre uno scorcio straordinario nella geologia della zona del massiccio dell’Ortles e spiega le diverse strategie adottate da fauna e flora per sopravvivere alle condizioni atmosferiche spesso molto dure in alta montagna.